1.11 L'impero coloniale portoghese
Il paese che più s'impegnò nella conquista e nello sfruttamento dei territori americani fu la Spagna, mentre il Portogallo concentrò le proprie forze soprattutto nella colonizzazione dell'Oriente.
Il Portogallo non procedette all'annessione pura e semplice di enormi territori che non avrebbe mai potuto controllare efficacemente. Costruì invece un imponente sistema di fortezze e di basi navali che, nel corso del '500, avrebbe consentito una via commerciale diretta da Lisbona al Giappone, passando attraverso l'Africa, l'India, Ceylon, Canton e Macao, alle porte della Cina. Goa, una cittadina indiana sulla costa del Mar Arabico, divenne dal 1510 la capitale di questo enorme impero commerciale.
Penetrando nell'Oceano Indiano, i portoghesi entrarono inevitabilmente in contrasto con gli arabi dell'Egitto, che da tempo dominavano i traffici su quei mari. Ne nacque una guerra che culminò, nel 1509, nella battaglia di Diu (in India occidentale): i portoghesi ebbero la meglio grazie alla soverchiante potenza di fuoco delle loro navi, che utilizzavano decine di cannoni disposti su più ordini.
Anche il Portogallo, come la Spagna, applicò il principio del monopolio e del controllo diretto dello Stato sullo sfruttamento delle colonie. L'organismo che controllava gli enormi, e sempre crescenti, traffici con l'Asia e con l'Africa era la Casa de India.
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