8.6 Le Province Unite
Con la tregua di dodici anni stipulata con la Spagna nel 1609, la Repubblica delle Province Unite, oltre a vedersi di fatto riconosciuta dalla Spagna stessa come Stato autonomo, raggiunse gradualmente la condizione di maggiore potenza commerciale europea. Né tale processo si arresterà con la ripresa della guerra nel 1621. Ciò nonostante, anche le Province Unite attraversarono nel primo ventennio del '600 una profonda crisi politica e religiosa.
Ciascuna delle sette Province Unite (Olanda, Zelanda, Utrecht, Frisia, Groninga, Gheldria e Overijssel) era amministrata autonomamente da un'assemblea elettiva o Stato provinciale, e aveva a suo capo un governatore civile, il Pensionario, e un governatore militare, lo Stadhouder; gli Stati generali federali, con sede a L'Aja, erano diretti da un Gran Pensionario e da uno Stadhouder generale, provenienti di solito dalla provincia più potente, l'Olanda. Il dualismo tra Gran Pensionario e Stadhouder generale esprimeva anche gli interessi politici ed economici dei due ceti più forti: la borghesia mercantile e la nobiltà terriera; l'una propensa al rispetto delle autonomie provinciali, all'attenuazione del conflitto con la Spagna, alla pacificazione religiosa; l'altra incline a un maggiore accentramento statale (lo Stadhouder generale e anche quelli provinciali erano di norma discendenti di Guglielmo d'Orange), alla prosecuzione della lotta contro la Spagna anche a costo di subire gravi danni economici, a coltivare l'intransigenza propria del calvinismo ortodosso (in questo appoggiata anche dagli strati più bassi della popolazione).
Lo scontro politico tra le due massime autorità della Repubblica, riflesso del dissidio interno all'intera classe dirigente, esplose clamorosamente, com'era prevedibile, sul terreno religioso. La religione, infatti, era sempre l'elemento catalizzatore del confronto politico. La corrente calvinista intransigente dei gomaristi ebbe la meglio sui tolleranti e moderati arminiani (
11.4) nel sinodo di Dordrecht del 1618; ottenuta la messa al bando degli arminiani dai rappresentanti delle comunità calviniste delle Province Unite, di Svizzera, d'Inghilterra, di Scozia e di Germania, lo Stadhouder Maurizio d'Orange sancì la condanna a morte per tradimento del Gran Pensionario Oldenbarneveldt (1619).
Malgrado questi tragici avvenimenti, la Repubblica delle Province Unite si affermò come il paese europeo dove era maggiormente praticata la tolleranza religiosa e la libera circolazione delle idee. L'intensità delle relazioni commerciali olandesi determinò un costante rapporto con le più disparate realtà culturali europee. Così, a prescindere dai problemi politici e religiosi interni, la mentalità degli olandesi dovette per forza di cose adattarsi alla convivenza con i "diversi": la folla eterogenea che si accalcava in un centro d'affari come Amsterdam non poteva certo essere oggetto di pregiudizi che erano del tutto privi di interesse - e anzi sarebbero stati dannosi - per il mondo degli affari.
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