9.3 La guerra civile
Nell'estate del 1642 gli schieramenti in campo si delinearono con una certa precisione. Dalla parte del re si schierarono i cosiddetti
cavalieri (espressione con cui si designavano i nobili): si trattava per lo più di esponenti dell'aristocrazia, della gentry, dell'altissima borghesia, contrari all'evoluzione in senso radicale del programma politico parlamentare espresso nella Grande rimostranza, all'abolizione della gerarchia anglicana, alla proliferazione della dissidenza religiosa, alle avvisaglie di disordine sociale emerse in numerose rivolte contadine e negli stessi tumulti della popolazione londinese. Erano questi timori, più che una totale adesione alla monarchia, a spingere questi gruppi dalla parte di Carlo I. È significativo che le regioni rimaste nel 1642 sotto il controllo del re fossero quelle settentrionali e occidentali, meno urbanizzate ed economicamente meno evolute.
I sostenitori del Parlamento, le
Teste rotonde (così erano chiamati i puritani per l'uso di portare i capelli corti, diversamente dalle abitudini degli aristocratici) raccoglievano invece il consenso della borghesia medio-alta, dei commercianti, dei bottegai, degli artigiani, tutti interessati a un regime di maggiore libertà dal giogo fiscale regio e di maggiore partecipazione politica, sia a livello parlamentare sia a livello di amministrazione locale. Non meno importante era il fattore religioso: la grandissima maggioranza dei puritani era filo-parlamentare e questa circostanza spiega anche l'adesione di un cospicuo numero di aristocratici e di membri della gentry (i cattolici erano invece tutti realisti). Le Teste rotonde controllavano le regioni sudorientali del paese e tutti i principali centri portuali, cioè le aree più urbanizzate e più attive dal punto di vista industriale e commerciale.
Tra il 1642 e il 1643 la guerra si trascinò con alterne vicende. La svolta decisiva si ebbe soltanto dopo che, morti i due leader Hampden e Pym, si affacciò sulla scena politica e militare il puritano
Oliver Cromwell (1599-1658). Cromwell - che proveniva dai ranghi della gentry - si distinse in un primo momento come capo militare della fazione parlamentare, in particolare come ideatore degli Ironsides ("fianchi di ferro"), un distaccamento di cavalleria corazzata che risolse numerosi scontri con le sue travolgenti cariche a ranghi serrati. In seguito, Cromwell riorganizzò tutte le truppe parlamentari nel
New Model Army, un autentico capolavoro d'ingegneria politica e di scienza bellica. I soldati, accuratamente addestrati, eleggevano liberamente i loro ufficiali ed erano oggetto di un indottrinamento politico e religioso di stampo puritano, che li motivava fortemente alla lotta.
Carlo I fu sconfitto nelle due battaglie di Marston Moor (luglio 1644) e di Naseby (giugno 1645). Consegnatosi agli scozzesi (con i quali tentò invano un accordo separato), fu da loro trasferito in Inghilterra nelle mani del Parlamento (gennaio 1647). Nell'ultima fase dello scontro, il Parlamento aveva proceduto a smantellare la Chiesa di Stato anglicana e la gerarchia episcopale. L'arcivescovo Laud fu condannato a morte.
La sconfitta del re, principale nemico da abbattere, ebbe come immediata conseguenza la disgregazione del fronte dei vincitori. Lo schieramento puritano, infatti, si spezzò, sia dal punto di vista politico che da quello religioso. La maggioranza parlamentare era di orientamento presbiteriano, sosteneva cioè lo smantellamento della gerarchia episcopale anglicana (iniziato nel 1646) e l'introduzione di un'unica confessione di Stato calvinista, governata in modo autonomo dalle singole comunità di fedeli. L'esercito, appoggiato da Cromwell, si ispirava invece alle dottrine dell'altra anima del puritanesimo, gli indipendenti, che sostenevano l'introduzione di una generalizzata libertà di culto e di organizzazione per tutti i gruppi e per tutte le sette religiose protestanti. Questa scelta era del tutto coerente con l'organizzazione che Cromwell aveva dato al New Model Army: nell'esercito non era praticata alcuna discriminazione religiosa (se non per i cattolici e gli anglicani episcopalisti). Sotto il profilo politico, i sentimenti decisamente antistuardisti instillati nei soldati, e la democraticità che permeava l'organizzazione dell'esercito di Cromwell, diffusero tra i soldati l'idea che i poteri del sovrano dovessero essere drasticamente ridotti; l'ala estremista dei levellers ("livellatori") propugnava addirittura l'abbattimento della monarchia e l'istituzione di una repubblica governata da un Parlamento eletto a suffragio universale.
La difficile situazione dei rapporti tra esercito e Parlamento era complicata dall'ambigua condotta di Carlo I che tramava con ambedue gli schieramenti e contemporaneamente cercava sempre l'appoggio degli scozzesi, ostili a Cromwell e alle Teste rotonde per le loro posizioni religiose e politiche. Alla fine del 1647 il re fuggì nuovamente in Scozia e nella primavera successiva gli scozzesi invasero l'Inghilterra, mentre focolai di ribellione realista si accendevano in varie regioni del paese.
La situazione divenne gravissima. Cromwell, che fino a quel momento aveva cercato di raggiungere con il Parlamento un compromesso che salvaguardasse l'istituto monarchico, fu accusato di tradimento. Nell'esercito si verificarono casi di ammutinamento; ai levellers si aggiunse il movimento ancora più radicale dei diggers ("zappatori"), sostenitori dell'abolizione della proprietà privata; in campo religioso sorse la setta dei quaccheri, pacifisti a oltranza e contrari a ogni forma di organizzazione e autorità religiosa. Rotto ogni indugio, Cromwell affrontò e vinse gli scozzesi e i rivoltosi realisti (primavera-estate 1648), occupò Londra ed espulse dal Parlamento il gruppo presbiteriano e i moderati (dicembre 1648): l'assemblea, epurata di circa 150 membri, fu detta
Rump Parliament ("Parlamento ridotto").
Nel gennaio del 1649 il re fu processato e condannato a morte. La sentenza venne immediatamente eseguita. Per la prima volta nella storia europea un movimento rivoluzionario ebbe come esito l'eliminazione fisica legalizzata di un sovrano. Nel maggio venne abolita la Camera dei Lords e proclamato il
Commonwealth, la Repubblica inglese.
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